A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, avvocato esperto di diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Ceravolo: “Osimhen, nel progetto del Napoli, è un punto di riferimento. Nel calcio, però, possono capitare sempre offerte a cui è difficile dire di no”

La frase di De Laurentiis su Osimhen, che la sciava presagire una permanenza del nigeriano, crede sia veritiera?
“Osimhen, nel progetto del Napoli, è un punto di riferimento. Nel calcio, però, possono capitare sempre offerte a cui è difficile dire di no. Se non ci sarà un’alternativa che possa sostituirlo degnamente, in un’operazione da concretizzarsi negli ultimi giorni di mercato, non credo si andrà verso la cessione. Se, diversamente, l’offerta dovesse arrivare entro queste settimane, sono sicuro che il club non si farà trovare impreparato. Ciò che mi auguro è che il nigeriano possa rimanere in azzurro. Confermarsi a certi livelli, pur dovendo fare a meno di pezzi pregiati e colonne fondamentali come Osimhen, sarebbe davvero complicato”

Ceravolo: “Il centrocampo è il cuore di una squadra, ed il Napoli era tra i primi club in Europa in questo settore”

Anche quella di Zielinski sarebbe una cessione difficile a cui sopperire?
“Zielinski è stato il fulcro del centrocampo del Napoli, tra impostazione e recupero palla. Un calciatore come lui, dalle grandi doti realizzative e di inserimento, sarebbe difficile da sostituire. Il centrocampo è il cuore di una squadra, ed il Napoli era tra i primi club in Europa in questo settore. Dunque, perdere giocatori in questa zona del campo renderebbe ancor più difficile confermarsi nel successo”

Ceravolo: “Il Napoli, in virtù della clausola, credo fosse già preparato nel sostituire il coreano. Il club partenopeo sa far calcio come pochi, dunque c’è da essere sereni”

Qual è il nome più adatto a sostituire Kim Min-jae?
“Il Napoli, in virtù della clausola, credo fosse già preparato nel sostituire il coreano. Il club partenopeo sa far calcio come pochi, dunque c’è da essere sereni. I dirigenti, e gli scout azzurri, non si faranno trovare impreparati. Kilman e Itakura? Anche Kim era un calciatore sconosciuto ai più. Anche quando giocava in Cina se ne parlava poco, nonostante se ne intravedessero le qualità. Maddaloni, il vice di Lippi con cui ho lavorato in Cina, mi ha sempre parlato di questo giocatore. Trovare un sostituto di un difensore tra gli artefici del trionfo non sarà facile. Ciò detto, il Napoli saprà sostituire al meglio Kim, anche con più di un sostituto”

Francesca Pia Muscerino

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