A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Paganin, cronista Mediaset ed ex calciatore dell’Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Paganin: “Inter e Fiorentina, inoltre, hanno meritato l’accesso alle rispettive finali. Sono traguardi importanti che testimoniano la crescita del nostro calcio”

Tre italiane hanno raggiunto la finale: traguardo che può significare un nuovo punto di partenza per il movimento?
“Speriamo lo sia. Mi auguro non sia, infatti, una questione estemporanea. Bisogna aspettare ma il percorso è sicuramente importante, ancor più per la Roma. I giallorossi stanno continuando in un processo di crescita importante dopo il successo in Conference dello scorso anno. Inter e Fiorentina, inoltre, hanno meritato l’accesso alle rispettive finali. Sono traguardi importanti che testimoniano la crescita del nostro calcio”

Paganin: “La stagione degli spagnoli non è stata entusiasmante, avendo rischiato la zona retrocessione negli scorsi mesi, ma ha dimostrato le proprie qualità nella semifinale contro i bianconeri”

Quale squadra, tra le italiane in finale, può realmente portare a casa la coppa?
“Sulla carta si parte da zero a zero, in gare in cui ognuno gioca le proprie possibilità di conquistare il trofeo. La Fiorentina, nello specifico, incontrerà una squadra che, seppur con individualità tecniche importanti, ritengo essere una avversaria alla pari dei Viola, con lacune evidenti che potranno essere sfruttate. La Roma affronterà una squadra che ha trionfato diverse volte nella competizione. La stagione degli spagnoli non è stata entusiasmante, avendo rischiato la zona retrocessione negli scorsi mesi, ma ha dimostrato le proprie qualità nella semifinale contro i bianconeri. I recenti successi in patria, e le due finali europee negli ultimi anni, aiutano invece a comprendere come l’avversario dell’Inter sia quello più proibitivo. La finale, tuttavia, è un traguardo conquistato meritatamente e che impone, a tutte le italiane impegnate, di provarci”

Paganin: “L’Inter ha l’obbligo di provarci. Arrivare in finale impone ciò. Si partirà da zero a zero, con il peso determinante dell’impatto emotivo. Gli avversari, in tal senso, godono del vantaggio di aver maturato una certa esperienza”

Vincere la Champions basterà per dimenticare undici sconfitte in campionato?
“Ci sono giocatori che hanno scritto capitoli di questo glorioso club, altri paragrafi e chi, come me, soltanto poche righe. Vincere la Champions vorrebbe dire scrivere capitoli indimenticabili. L’Inter ha l’obbligo di provarci. Arrivare in finale impone ciò. Si partirà da zero a zero, con il peso determinante dell’impatto emotivo. Gli avversari, in tal senso, godono del vantaggio di aver maturato una certa esperienza, anche europea, nelle ultime stagioni. Tuttavia, una volta giunti in finale non resta che disputare i novanta minuti che separano dal traguardo, con la consapevolezza di aver meritato il traguardo di Istanbul in un percorso europeo che può dirsi eccezionale”

Paganin: “Come detto dallo stesso Spalletti, quando si ha la possibilità di scegliere si gode di un vantaggio considerevole. Inzaghi è stato criticato spesso proprio nell’eccesso dei cambi, ma è stato bravo a coinvolgere tutto il gruppo”

La rosa dei nerazzurri ha fatto la differenza nei successi di questa stagione?
“Come detto dallo stesso Spalletti, quando si ha la possibilità di scegliere si gode di un vantaggio considerevole. Inzaghi è stato criticato spesso proprio nell’eccesso dei cambi, ma è stato bravo a coinvolgere tutto il gruppo. Le risposte sul campo hanno dato ragione alle scelte del mister, in un’alternanza che ha permesso all’Inter di potersi esprimere al meglio nella fase finale della stagione. La possibilità di scegliere, e di alternare, può essere sfruttata solo se la società mette a disposizione una rosa competitiva e che sia profonda. È proprio questo, invece, uno dei fattori che ha inciso sull’insuccesso del Milan. Pioli non ha potuto giovare della disponibilità di una rosa profonda, e di garanzie tecniche di calciatori di valore come invece fatto da Inzaghi”

Paganin: “Mi viene in mente l’impresa di Ranieri al Leicester, con l’eccezionale successo in Premier. Luciano è riuscito a costruire una mentalità vincente in un progetto giunto ormai ai due anni e con il sigillo straordinario del tricolore”

Per Spalletti è più facile lasciare Napoli con l’eredità dello Scudetto o provare a continuare in azzurro?
“Mi viene in mente l’impresa di Ranieri al Leicester, con l’eccezionale successo in Premier. Luciano è riuscito a costruire una mentalità vincente in un progetto giunto ormai ai due anni e con il sigillo straordinario del tricolore. Credo che sarà fondamentale trovare un punto d’incontro con la società e poter avere delle garanzie sulla competitività della squadra. È un aspetto fondamentale, anche se non escludo la tentazione di provare a mettersi in gioco in quelle che potrebbero essere nuove esperienze. Il percorso di crescita dovrà continuare identificandosi nell’affermazione costante proprio in Europa. Andranno valutati diversi fattori e Spalletti avrà tutto il tempo per poter riflettere a riguardo. Se fossi in lui rimarrei in azzurro, nonostante aprire un ciclo a Napoli non sia assolutamente facile”

Francesca Pia Muscerino

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