Gennaro Iezzo, allenatore ed ex portiere del Napoli è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio,  . Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Iezzo: “Oggi tutti i portieri studiano i rigoristi. Lo facevo anche io quando giocano. Ciononostante, in un rugore sono gli ultimi istanti a fare la differenza, e le scelte dei calciatori”

Un parere sui calci di rigore calciati da Giroud e Kvaratskhelia?
“La prevedibilità sui rigori è difficile da calcolare. Sono stati rigori non calciati benissimo, a mezza altezza e non angolatissimi, e ciò ha facilitato i due portieri”
Maignan ha studiato il modo di calciare di Kvara?
“Oggi tutti i portieri studiano i rigoristi. Lo facevo anche io quando giocano. Ciononostante, in un rugore sono gli ultimi istanti a fare la differenza, e le scelte dei calciatori. Purtroppo, il Napoli non ha raccolto la fortuna che avrebbe meritato”

Iezzo: “Se guardiamo le due partite dei quarti, è chiaro che Maignan ha saputo dimostrare maggiore valore ed incisività, anche perché maggiormente chiamato in causa”

Meret ridimensionato nel confronto con il portiere rossonero?
“Se guardiamo le due partite dei quarti, è chiaro che Maignan ha saputo dimostrare maggiore valore ed incisività, anche perché maggiormente chiamato in causa. Alex ha qualche responsabilità sul gol dell’andata, mentre il francese è stato decisivo per i suoi, ma Meret non ne esce assolutamente sconfitto. L’azzurro è stato anch’egli decisivo per i suoi nella sfida del Maradona”

Iezzo: “Possiamo dire di aver messo le basi per quel che è il Napoli di oggi. Col passare del tempo e l’esperienza, ed il lavoro eccezionale dei dirigenti il Napoli ha raggiunto i livelli altissimi di oggi”

Chi è il miglior prospetto tra i pali del calcio italiano?
“Negli ultimi anni, la scuola italiana dei portieri è in forte ripresa, da sempre la migliore al mondo. Un merito va riconosciuto ai club che non disdegnano di affidare la difesa dei pali ai nostri giovani. Anche in Italia si è capito quanto sia importante garantire fiducia ai giovani. In passato si tendeva a ricercare l’esperienza, oggi si è seguito l’esempio dei club stranieri”
Aria di innovazione che si respirava anche negli anni in cui era lei a vestire la maglia azzurra?
“Possiamo dire di aver messo le basi per quel che è il Napoli di oggi. Col passare del tempo e l’esperienza, ed il lavoro eccezionale dei dirigenti il Napoli ha raggiunto i livelli altissimi di oggi. L’aria di cambiamento ed innovazione si respirava già in quegli anni, ed ha condotto il club ad essere una realtà”

Iezzo: “Mi aspetto una squadra che abbia voglia di rivalsa. Mi piacerebbe vedere un Napoli che sappia confermarsi ai livelli dimostrati mesi fa”

Previsioni sulla gara contro i bianconeri?
“Mi aspetto una squadra che abbia voglia di rivalsa. Mi piacerebbe vedere un Napoli che sappia confermarsi ai livelli dimostrati mesi fa. CI sarà una Juventus sicuramente stanca dopo la prestazione di stasera, e che godrà di meno giorni a disposizione per preparare la partita”
Avrebbe schierato Elmas al posto di Ndombele?
“Ndombele ha fatto una partita davvero ottima, gli errori possono capitare a tutti. Inoltre, in occasione del gol i compagni avrebbero potuto, e dovuto, rimediare al mancato stop del francese. Di Lorenzo e Rrahmani avrebbero dovuto fermare Leao ben prima di entrare in area, anche spendendo un fallo tattico”

Iezzo: “Spalletti, che vede i suoi uomini tutti i giorni, ben conosce il carattere del gruppo. Il Napoli è squadra che gioca sempre e che fa pochi falli”

Mancata cattiveria agonistica una peculiarità del Napoli?
“Spalletti, che vede i suoi uomini tutti i giorni, ben conosce il carattere del gruppo. Il Napoli è squadra che gioca sempre e che fa pochi falli. Tuttavia, in gare secche e decisive come un quarto di Champions, è necessaria anche quella sana ‘cazzimma’”
La stessa ‘cazzimma’ che è mancata a Kvaratskhelia?
“E? un giocatore che ha tanta voglia di fare. Ciò che non mi è piaciuto è stato l’isolamento dell’esterno georgiano. Ha dovuto far tutto da solo, tentato di incidere nella gara ma senza il supporto del terzino. Il giocatore, in tal senso, con più carattere tra i suoi, e di maggiore proposta”

Francesca Pia Muscerino

Leggi anche

Parolo: “Kvaratskhelia ha sempre dovuto affrontare doppie e triple marcature, era solo contro tutti”