A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Meluso, ex direttore sportivo dello Spezia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Meluso: “Garcia rientra nella lista dei grandi ex tecnici giallorossi”

Una scommessa ingaggiare Rudi Garcia?
“Il tecnico ha un curriculum di assoluto rispetto, i risultati raggiunti nelle coppe europee parlano da sé. La Roma ha avuto una serie di ottimi allenatori, come Fonseca e Zeman, che io amo. Anche Garcia rientra nella lista dei grandi tecnici giallorossi. Bisogna fare i complimenti soprattutto in merito ad un particolare. Se è vero che ci sono stati dieci giorni di frequentazione, il presidente è stato bravissimo nel non fare trapelare la notizia. Non è usuale ed è, anzi, di pregio aver fatto uscire la notizia con un certo clamore. De Laurentiis è un presidente che va spesso oltre la prassi. Basti pensare ai complimenti fatti dal patron azzurro dopo la vittoria dello Spezia in casa del suo Napoli, o anche la strategia della scorsa estate. Rinunciare a giocatori chiave come Koulibaly, Insigne e Mertens avrebbe potuto denotare un certo rischio, ma i dirigenti e l’allenatore hanno avuto coraggio raccogliendo i meriti con il successo del tricolore. Immaginate cosa sarebbe successo con un quinto posto…”

Meluso: “Se Italiano è rimasto alla Fiorentina avrà avuto i suoi validi motivi”

Italiano non sarebbe stata una opzione forse più valida?
“Se Italiano è rimasto alla Fiorentina avrà avuto i suoi validi motivi, non entro nel merito. Vincenzo, a Firenze, ha fatto un capolavoro. Rispetto ai suoi predecessori Iachini e Prandelli, è riuscito a cambiare completamente rotta. Dalla lotta per non retrocedere è riuscito a valorizzare calciatori come Vlahovic – fonte di ingente plusvalenza per il club – ed a raccogliere risultati ben più positivi”

Meluso: “De Laurentiis ci ha abituati ad un modo di far calcio differente, ed i risultati gli danno assolutamente ragione”

Una scelta fatta esclusivamente dal presidente senza consultarsi con i dirigenti.
“Mi baso su quel che ho letto. Sembra ci sia una diatriba tra le parti, con Giuntoli desideroso di approdare in bianconero ma non ancora liberato dal club. Tuttavia, le cose migliori le ho sempre fatte quando c’era armonia tra proprietà, dirigenti e allenatore. È una triade chiamata a interfacciarsi periodicamente, e quando ciò non avviene c’è sempre un cortocircuito che può portare delle negatività. È anche vero, però, che De Laurentiis ci ha abituati ad un modo di far calcio differente, ed i risultati gli danno assolutamente ragione. ADL gode di credito? Nel calcio la riconoscenza è poca, ed il credito ha un limite molto ristretto… Nel momento in cui i risultati non pagano si viene immediatamente messi sulla graticola. Forse, proprio per questo il calcio è uno degli sport più meritocratici”