A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Esposito, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Lazio, per parlare del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Napoli, Esposito: “La squadra ha pagato l’unico svarione difensivo. Credo che dovremmo metterci nei panni di ragazzi che restano esseri umani e non marziani. I calciatori sanno perfettamente cosa sta succedendo”

Cosa è accaduto ieri al Napoli?
“Non è semplice giocare contro squadre che si barricano dietro. Diventa difficile trovare spazi. Detto ciò, il Napoli ha avuto tantissime occasioni per raddoppiare. La squadra ha pagato l’unico svarione difensivo. Credo che dovremmo metterci nei panni di ragazzi che restano esseri umani e non marziani. I calciatori sanno perfettamente cosa sta succedendo, ed è ovvio che ci sia entusiasmo e trepidazione per raggiungere quanto prima il risultato. Tuttavia, vanno sempre fatti i conti con le squadre avversarie. Resta soltanto un punto per la matematica certezza dello Scudetto, il traguardo è davvero vicino”
Se la Lazio non vincesse contro il Sassuolo potremmo vincere lo Scudetto anche in albergo…
“Può succedere anche questo, ce lo auguriamo. Prima si arriva al traguardo è meglio è. Mettendomi nei panni dei calciatori e dello staff, però, ritengo sia preferibile, sportivamente parlando, conquistare il punto che serve sul campo. Sarebbe il coronamento di un percorso straordinario, ed il giusto merito anche per i tifosi partenopei, che hanno dimostrato invidiabile virtù ed eccezionale maturità. Ad essi dovrà essere dedicato questo tricolore”

Esposito: “Da allenatore dico che i cambi resteranno sempre un punto interrogativo. In una partita possono fare la differenza in positivo, mentre in quella successiva possono determinare in negativo”

Quanto hanno inciso i cambi di Spalletti?
“Da allenatore dico che i cambi resteranno sempre un punto interrogativo. In una partita possono fare la differenza in positivo, mentre in quella successiva possono determinare in negativo. Sono situazioni dove è necessario prendere decisioni cruciali con poco tempo a disposizione, cercando la soluzione più adeguata. Non è una questione di chi entra o no, a fare la differenza sono tutti gli uomini del collettivo azzurro. Il calcio è anche questo”

Esposito: “Assolutamente sì. I biancocelesti stanno disputando un campionato strepitoso essendo primi in classifica in quel che è considerabile un campionato a parte, dalla seconda in giù”

Ritiene che la Lazio abbia qualcosa in più per la corsa Champions?
“Assolutamente sì. I biancocelesti stanno disputando un campionato strepitoso essendo primi in classifica in quel che è considerabile un campionato a parte, dalla seconda in giù. È il risultato di un sistema che si caratterizza per una espressione di gioco eccellente, a differenza di una Juventus che, invece, continua a giocare davvero male. È ovvio che la squadra di Sarri non dovrà adagiarsi sugli allori, dovrà continuare in quanto dimostrato sinora. La Lazio ha tutti i mezzi per poter conquistare il secondo posto. Un risultato che auspico, anche in virtù del mio passato biancoceleste. Preferirei sicuramente i capitolini alla Juventus”

Esposito: “Mi metto nei panni di Kvara, e posso confermare che ritrovarsi contro una squadra arroccata nella propria trequarti a difendere il risultato, per un calciatore propenso al dribbling e la giocata, è veramente difficile”

Mazzocchi è riuscito a contenere in maniera eccellente Kvaratskhelia?
“Mi metto nei panni di Kvara, e posso confermare che ritrovarsi contro una squadra arroccata nella propria trequarti a difendere il risultato, per un calciatore propenso al dribbling e la giocata, è veramente difficile. In determinati contesti tattici, anche un ragazzino, seppur chiamato al compito di contenere talenti come il georgiano, saprebbero far bene. Nulla da togliere a Mazzocchi, che ha svolto una grandissima partita, ma in circostanze diverse Kvaratskhelia avrebbe potuto fare di più. Ho sentito di critiche anche per le recetni prestazioni di Osimhen. Va ricordato che i giocatori sono persone come le altre e, pertanto, anch’essi propensi all’errore”

Francesca Pia Muscerino

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