Massimo Palanca, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Catanzaro è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Palanca: “La Nazionale attraversa un periodo particolare. Mancini non gode di molte alternative, soprattutto in attacco”

La Nazionale, ieri, non ha reso onore ad un Maradona che ha accolto il Napoli entusiasmante di questa stagione?
“La Nazionale attraversa un periodo particolare. Mancini non gode di molte alternative, soprattutto in attacco. Il paragone con il Napoli, dunque, non regge. I partenopei sono una squadra incredibile, non soltanto nel collettivo ma anche dei singoli”

Palanca: “L’Italia vista ieri ha faticato a sviluppare il proprio gioco, soprattutto a centrocampo. I nostri centrocampisti non hanno mai giocato”

Sono davvero i migliori gli azzurri scesi in campo ieri?
“Forse un paio di calciatori, ma che faticano comunque a fare la differenza. Il calcio italiano risente dello scarso impiego di calciatori nostrani. La Juventus, forse, è la squadra che impiega più giovani ed italiani. Tuttavia, le assenze, gli infortuni ed il periodo di crisi credo abbiano influito in maniera determinante nelle possibilità concesse ai suddetti talenti. L’Italia vista ieri ha faticato a sviluppare il proprio gioco, soprattutto a centrocampo. I nostri centrocampisti non hanno mai giocato, con un Retegui che deve aver risentito del poco tempo a disposizione per conoscere i sistemi ed i compagni. Nel secondo tempo la Nazionale pare aver mostrato spiragli incoraggianti di gioco, anche se con la compartecipazione dell’Inghilterra”

Palanca: “Quando si vince tutti salgono sul carro, mentre nelle difficoltà si cominciano a creare problemi”

La polemica sugli oriundi non tiene conto all’apporto da sempre apportato alla maglia azzurra?
“Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Quando si vince tutti salgono sul carro, mentre nelle difficoltà si cominciano a creare problemi. Io sono sempre con Mancini. Gli oriundi sono un’opzione percorsa anche da altre nazionali. La scelta di Retegui, dunque, non è singolare, ma più che altro indicativa di una difficoltà che dovrebbe far riflettere. Il nostro calcio ha infatti evidenziato una carenza importante nel ruolo in esame, in cui soltanto Immobile pare offrire garanzie”

Francesca Pia Muscerino

Leggi anche

Napoli, Taccola: “La libertà dei partenopei potrebbe aver influito sulle motivazioni ed il percorso delle avversarie. Le contendenti potrebbero aver risentito di un Napoli che non perde colpi, e pare davvero inarrestabile”