A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Taccola, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Taccola: “Il Napoli ha buone possibilità anche in Champions”

Parere sulle partite di Champions?
“Ho visto qualcosa, devo ammettere che il Napoli ha buone possibilità anche in Champions. Non potremmo nemmeno parlare di outsider, ma di vera e propria squadra da battere. Se riuscisse a dare continuità di prestazione anche in coppa sarebbe dura per le avversarie”

Taccola: ” Il possesso palla aiuta a subire meno gli avversari”

Gioco di Spalletti moderno ed allenante per le partite internazionali?
“Il possesso palla aiuta a subire meno gli avversari. È la strategia un po’ di tutti, seppur con risultati diversi. Il Napoli è una squadra davvero forte tecnicamente, ed in tutti i reparti. Ciò le consente di gestire in modo eccelso la palla, a differenza di altri club”

Taccola: “Kim e Kvara mi hanno impressionato maggiormente su tutti”

Kvaratskhelia, Kim, Osimhen e Lobotka: chi l’ha impressionata maggiormente?
“Kim e Kvara, anche perché sono arrivati da semi-sconosciuti e tra lo scetticismo generale. I due citati erano chiamati a sostituire giocatori davvero importanti, colonne del passato come Koulibaly ed Insigne, un compito che poteva pesare mentalmente. Lobotka e Osimhen, invece, li conoscevamo abbastanza bene, seppur cresciuti tanto nell’ultimo anno”

Taccola: “Il ruolo del difensore è cambiato tantissimo rispetto al passato”

Quanto è cambiato il ruolo del difensore rispetto al passato?
“Prima si marcava a uomo, e posso dire che si marcava meglio. Ora alleno in Serie D, ed ho una visione anche più giovanile, e posso confermare le difficoltà dei difensori nelle marcature. Ai miei tempi si nasceva marcatori, piuttosto che difensori centrali. Si giocava meno da dietro, ma si marcava in maniera efficace. Oggi, vedo delle cifre allucinanti sui difensori, questo perché mancano calciatori in quel settore. Manca una scuola, anche in Italia, che era il grande esempio del calcio europei per difensori e portieri”

Taccola: “Dovrebbe essere il merito e la qualità a determinare chi debba giocare”

Perché in Italia si fa fatica a coltivare giovani talenti?
“In Serie D, che dovrebbe essere un buon bacino anche per i giovani italiani viste le regole sul loro impego, non si registrano grandi risultati. I calciatori giovani giocano ma senza fornire prestazioni convincenti. Sono convinto, infatti, che dovrebbe essere il merito e la qualità a determinare chi debba giocare. In Italia non riusciamo ad emulare l’esempio degli altri paesi, dove ci sono scuole che fanno un lavoro incredibile. L’Ajax è un esempio eccezionale a tal riguardo. In Italia, invece, preferiamo prendere giocatori già fatti, o lasciarci scappare giovani promesse tra estero e categorie inferiori. Il danno maggiore è proprio sulla nazionale, dove notiamo tutte le difficoltà degli ultimi anni. Mancini è alle prese con un problema di ricambio generazionale, soprattutto in difesa ed attacco, ruoli nei quali non vedo calciatori in grado di raccogliere l’eredità dei campioni passati”

Taccola: “La discontinuità dell’Inter credo sia anche colpa del Napoli”

La discontinuità dell’Inter è una responsabilità di Inzaghi?
“Credo che la colpa sia del Napoli. Il suo percorso influisce su quello delle inseguitrici. Nel lungo, giocare sapendo che ci sono punti incolmabili con una capolista che non accenna a fermarsi, incide sulle prestazioni. Le avversarie percepiscono che i giochi sono già fatti, e questo complica soprattutto l’approccio mentale. Le inseguitrici sono grandi squadre, che riescono ad eccellere nel singolo big match, ma hanno trovato un Napoli davvero eccezionale”

a cura di Emanuele Cantisani

 

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