A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Casale, allenatore ed ex calciatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Casale: “Il calo della ripresa è dovuto a una condizione fisica non ancora ottimale”

Nella ripresa è stato un Napoli sottotono. Cosa è accaduto?
“Credo che il Napoli non abbia ancora raggiunto una condizione fisica ideale. È probabile che al migliore assetto tattico degli ospiti sia subentrata la stanchezza. Con i cambi, infatti, abbiamo visto un ottimo Napoli. Chiaramente, è anche da considerare che c’è sempre l’avversario. Se spendi molto, infatti, il recupero è sempre difficile. Ad essere venuti meno sono stati soprattutto gli uomini a centrocampo nelle funzioni di interdizione”

Casale: “I calciatori devono crescere individualmente in fiducia e condizione”

Kvaratskhelia ha dimostrato di poter fare ancora la differenza?
“La verità, al di là dei moduli, è che i calciatori devono crescere individualmente. Molti giocatori si sono fatti trovare mentalmente impreparati ad una stagione di nuove responsabilità, di conferma al successo. Kvaratskhelia ci dice che, più degli schemi e la tattica, vanno ritrovati i calciatori. Se i giocatori riacquisiscono fiducia e condizione, sarà più facile inserirli in un determinato contesto tattico”

Casale: “Il futuro deve essere la crescita e la valorizzazione dei propri talenti”

Ieri abbiamo visto una prova, ancora una volta, una prestazione in chiaroscuro di Cajuste, mentre Folorunsho ha saputo essere protagonista di una ottima prestazione. È l’esemplificazione di una gestione superficiale nel dopo scudetto?
“La grossa differenza tra un top club come la Juventus e il Napoli è la valorizzazione dei propri giovani. Capisco un organico di giocatori di qualità ed esperienza, ma devono poter esserci calciatori giovani. Il futuro deve essere la crescita e la valorizzazione dei propri talenti, e non solo le occasioni di mercato”

Casale: “Lindstrom sulla trequarti ha saputo esprimersi ottimamente”

Lindstrom è entrato da trequartista ed ha saputo disimpegnarsi ottimamente. Qual è il ruolo a lui più congeniale?
“Lindstrom non ha un ruolo definito, come Elmas. In campionati dove la tattica è meno esasperata, questi giocatori possono esaltarsi. Ieri, però, nella sofferenza di dover inseguire il risultato il Napoli potrebbe aver scoperto una nuova soluzione. La nuova capacità offensiva potrebbe essere rappresentata dai trequartisti, con un centrocampo un po’ più statico. Proprio sulla trequarti, il danese ha saputo esprimersi ottimamente”

A cura di Sabato Peluso

Leggi anche:

De Rienzo: “Lindstrom può fare bene da sottopunta in un 4-2-3-1”