Katia D’avanzo, avvocato ed agente FIFA, ha parlato del caso Juventus e tanto altro a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto . Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Caso Juventus, D’Avanzo: “Vi spiego in che situazione si trova il club. Sulla Superlega…”

Parere sul nuovo Cda della Juve? “Si parla soprattutto di Scanavino, il quale avrà potere di firma nelle prossime operazioni di calciomercato. Con l’apertura dell’indagine Prisma, la Juve è stata colpita per la questione plusvalenze e la manovra degli stipendi, la quale dovrà essere accertata se questo ha portato o meno alla condizione per cui potrebbe essere stata iscritta o meno ai campionati negli ultimi anni. Si parla degli stipendi concessi ai calciatori soltanto successivamente la data di incasso, ma questo sicuramente non dovrebbe incidere su eventuali sanzioni gravi da infliggere alla squadra. Per evitare che ci siano contestazioni per il futuro e per il calciomercato, la Juve ha subito trovato il miglior accordo possibile per andare avanti e non avere troppe opinioni negative.

La società poteva essere un modello italiano ed ha spiccato a livello europeo per la proposta di alcuni progetti interessanti. In questo non possiamo buttare fango su una società che fino ad adesso è mossa bene. Chiaro che sia contraria ad una società com governi tecnici, poiché non servono al bene del calcio. Chiaro che la Juve stia vivendo una fase di rinnovamento la quale non sarà a lungo termine, ma in occasione di questo periodo di indagine per la procura. Per questo i nuovi membri del Cda del club appartengono alla Procura di Torino. Ma che fine ha fatto il discorso della Superlega e della battaglia di Agnelli?”.

Superlega, D’Avanzo: “Il modo di introdurre questo progetto è stato dirompente”

Pensieri sulla Superlega? “Le idee innovative per il calcio sono sempre ben accette. Ma il modo di introdurre un progetto come la Superlega è stato dirompente, ha avuto dei riscontri all’interno dell’area politica dello sport che sono rimasti. Sono problematiche nate qualche anno fa, ma le quali continuano ad emergere. Il problema resterà ed andrà affrontato, poiché non può essere nascosto sotto al tappeto. Forse qualcosa è da cambiare e non funziona ancora bene”. Le difficoltà della Juve sono condivise da tutti i club italiani: cosa bisogna aspettarci di calciomercato? “Si parla tanto di rinnovi, i quali potrebbero avvenire con delle riduzioni di stipendi. Le difficoltà economiche hanno colpito tutte le squadre del mondo.

Il Qatar gestisce il Psg e riesce a dare fonte di denaro fresche rispetto ai club italiani. Si parla tanto di rinnovi, i club tenteranno di mantenere i loro pezzi pregiati senza manovre esorbitanti, poiché se qualcuno sposta denaro in modo evidente può finire sotto la lente di ingrandimento. Si lavorerà forse maggiormente in prospettiva, vedi Allister, già nel mirino della Juve, si parla di un colpo per il futuro. Mi aspetto, infatti, un calciomercato povero, ma è necessario cambiare la mentalità degli italiani, perché il calciomercato deve essere effettuato nel bene del paese. Vedi il Qatar, ha già programmato il suo futuro; l’Italia, invece, non ha una prospettiva e non trovo corretto per il bene del calcio il fatto che la programmazione di alcune figure sia stata cancellata. Dal punto di vista tecnico, il Napoli è un modello da seguire”.

Pasquale Caldarelli

Leggi anche

SPALLETTI, CASO: “È IMPRESSIONANTE LA MENTALITÀ OFFERTA ALLA SQUADRA”