A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Comotto, direttore sportivo ed ex calciatore, tra le altre, di Torino e Fiorentina. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Comotto: “Giocare con il mercato aperto è il momento che odiano gli allenatori”

Come si prepara Torino-Napoli nonostante nel capoluogo campano, in questi giorni, si parli soltanto di mercato?
“Il momento peggiore, e che maggiormente odiano gli allenatori, è quando si gioca con il mercato aperto. Nonostante si dica il contrario, i giocatori sono distratti. E’ molto difficile e per questo gli allenatori scelgono calciatori che possano offrire maggiori garanzie. Vanno analizzate anche le componenti psicologiche”

Comotto: “Mazzocchi può essere impiegato con maggiore utilità come quinto”

Come giudica l’arrivo di Mazzocchi?
“L’ho incrociato a Perugia, un giocatore veloce che, forse, può essere impiegato con maggiore utilità come quinto. Un buon rincalzo, in quel ruolo è sempre più difficile trovare interpreti”

Comotto: “Oggi le società sono costrette a spendere di più per competere con gli altri club”

Oggi, bastano poche partite per richiedere un rinnovo o figurare sui taccuini di squadre di spessore. Un giocatore come Dragusin, accostato al Napoli, crede sia oggetto di una valutazione esagerata (30 milioni di euro)?
“E’ la causa di un mercato che ha creato anche l’Inghilterra, con cifre lontane dalle nostre. Le società, dunque, sono costrette a spendere di più per competere con gli altri club. Tocca anticipare e correre dei rischi. È tutto cambiato rispetto al passato, rispetto ai miei tempi. Tutto è più veloce e le risorse sono sicuramente diverse”

Comotto: “Il Torino ha un ottimo allenatore e gioca un calcio moderno”

Quanto incideranno le assenze, come quella di Osimhen, nella sfida contro i granata?
“Il Torino arriva da una sconfitta ed avrà il dente avvelenato. Sarà una partita difficile per il Napoli. I granata hanno un ottimo allenatore, giocano un calcio moderno ma manca il salto per poter ambire all’Europa. Gli azzurri sono superiori, anche se l’assenza di Osimhen potrebbe pesare. Non sarà facile soprattutto sotto il profilo psicologico, con tanti giocatori distratti proprio dalle evoluzioni di mercato”

A cura di Sabato Peluso

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