A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Gregucci, ex calciatore della Lazio ed ex allenatore di Lecce, Salernitana, Atalanta ed Alessandria, nonché ex collaboratore di Mancini. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Gregucci: “Tra Spalletti e Sarri saranno complimenti reciproci tra i due”

Parere sul parallelismo tra Spalletti e Sarri?
“Saranno complimenti reciproci tra i due. Credo siano due eccellenze del nostro campionato, anche se con percorsi differenti. Maurizio, difatti, si è forgiato nelle categorie inferiori, avvalendosi delle proprie idee sin dalle serie dilettantistiche. Ricordiamo, in tal senso, i circa trenta schemi su calcio piazzato che il tecnico vantava. Luciano, invece, si conclama subito al professionismo, facendo da subito bene con le proprie squadre. Spalletti ha dovuto subito fare i conti con le etichette. E’ stato infatti additato di scarsa attitudine al successo, oltre che di una difficile gestione degli spogliatoi. Credo che ora si stia prendendo una giusta rivincita”

Gregucci: “Il Napoli ha il merito di aver rotto l’egemonia dei top club italiani”

Dunque, Spalletti ottimale anche nella gestione dei propri uomini?
“Fa parte della sua narrazione, che è corretta ma deve fare i conti con le etichette. Ricordo che con la trasmissione ‘Mai dire gol’, ogni qual volta un tecnico o esperto sbagliava nelle dichiarazioni, veniva subito ripreso in televisione. Oggi c’è più libertà, anche nello spararla grossa a fini strumentali. Luciano, invece, è riuscito a legittimarsi nonostante quanto si sia detto in passato, sia nei risultati sportivi che gestionali. E’ un calcio, quello del tecnico azzurro, che si avvale di un ventaglio di soluzioni ampissimo che va dalla copertura nella propria metà campo alla proposta costante ed offensiva. E’ doveroso ricordare le assenze a cui ha dovuto far fronte ad inizio stagione, ed alle previsioni che lo vedevano persino fuori dalle prime quattro. Siamo dinnanzi ad un capolavoro, impreziosito dai quarti di finale di Champions ormai certi, competizione nella quale il Napoli si piazza al livello di club come City, Bayern e Barcellona. Il Napoli ha l’ulteriore merito di aver rotto l’egemonia dei top club italiani. Anche Sarri ha potuto giovare di Empoli per rilanciarsi, una città che consente di esprimersi al massimo”

Gregucci: “La Lazio è una squadra molto pericolosa”

Che partita sarà Napoli-lazio?
“La Lazio è una squadra pericolosa, che nella partita secca può riuscire a fare risultato. Parliamo di un club che, negli anni del cannibalismo bianconero, è riuscita a racimolare le briciole che la Juve concedeva. Sarà una partita aperta, in cui si sfidano due sistemi che non molleranno nulla. Due contendenti speculari, che si proietteranno avanti e proporranno gioco. I biancocelesti vantano elementi di ottima resa, tra cui il capocannoniere delle ultime stagioni, Luis Alberto abilissimo nell’imbucare i compagni, ma anche Milinkovic e Pedro sono degli ottimi giocatori”

Gregucci: “Oggi tendiamo verso un calcio relazionale”

Quanto è importante il possesso palla per l’identità di gioco di una squadra?
“Si è teso, finora, a porre al centro dell’analisi il calcio posizionale. Oggi, invece, tendiamo verso un calcio relazionale. È un sistema che si basa molto sulla qualità dei calciatori. Certo, c’è da specificare che il possesso è funzionale soltanto se gestito nella metà campo avversaria. In questo caso, infatti, consentirebbe il dominio del campo, e della partita. La gestione palla, dunque, andrebbe distinta nelle diverse zone di possesso. Una gestione nella propria metà campo risulterebbe sterile, ed inutile ai fini del controllo della partita. Relativamente alle polemiche, basterebbe pensare che, quando si gioca in modo amatoriale, il miglior modo per divertirsi è tenere palla”

a cura di Emanuele Cantisani

 

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