A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, ex direttore sportivo del Napoli ed attuale presidente Aioc. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Jacomuzzi: “Accade spesso che gli allenatori non scelgano calciatori italiani in partite decisive”

Una semifinale, probabilmente, tutta italiana, con calciatori nostrani assoluti protagonisti: è un punto di ripartenza per il nostro calcio?
“Speriamo che lo sia. Abbiamo tanti ragazzi di qualità, che cercano di crescere ed imporsi, soprattutto in Serie B. Il problema è costituito, tuttavia, da giocatori stranieri che, in qualche modo, chiudono le possibilità ai nostri calciatori. Accade spesso che gli allenatori non scelgano calciatori italiani in partite decisive, quando è la pressione ad essere il fattore predominante. È ciò che impedisce ai calciatori italiani di poter crescere”

Jacomuzzi: “Quando si gioca in Champions League, e parte la canzoncina, si sviluppano situazioni mentali difficili da gestire”

Per la gara di ritorno, a sostituzione di un Anguissa squalificato, sceglierebbe Ndombele o Gaetano?
“Il Napoli può vantare diverse soluzioni, ed il tecnico saprà scegliere quale saprà essere la migliore per le economie di gioco della squadra. Tuttavia, ciò che davvero andrà considerato è la pressione. Ricordate che la pressione è una brutta cosa. Quando si gioca in Champions League, e parte la canzoncina, si sviluppano situazioni mentali difficili da gestire. L’allenatore, che ha sicuramente il polso della situazione, dovrà dunque scegliere il meglio, anche in virtù di tale aspetto”

Jacomuzzi: “La partita di San Siro, è stata molto equilibrata, decisa sul filo degli episodi”

Il Napoli esce ridimensionato dal doppio confronto con il Milan?
“Assolutamente no. Sono momenti di una stagione del tutto fisiologici, nonché risultati da mettere in conto. La partita di San Siro, inoltre, è stata molto equilibrata, decisa sul filo degli episodi. Il Napoli ha una sua identità e qualità di gioco, e non credo possa temere nulla di questa sconfitta”

a cura di Emanuele Cantisani

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