A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Luiso, allenatore ed ex calciatore della Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Luiso: “La gara di oggi è importante per entrambe”

La gara di oggi è più importante per il Napoli o per la Salernitana?
“Per entrambe. La Salernitana deve sfuggire dalla zona calda della classifica, mentre gli azzurri devono riprendere un cammino che, oggi, sembra lontano. Sarà una gara molto difficile per il Napoli”

Luiso: “Inzaghi sta facendo bene per quel che ha a disposizione”

I granata arrivano da tre buone prestazioni in campionato. Cosa si aspetta, dunque, dai granata?
“Inzaghi sta facendo bene per quel che ha a disposizione. Se si va ad analizzare il singolo giocatore la Salernitana non sarebbe una squadra che merita la classifica di oggi. La Salernitana ha un’identità. Molte squadre, come il Milan, hanno faticato contro gli uomini di Inzaghi. Ciò detto, però, per il Napoli non c’è altro risultato che la vittoria. Va detto che agli azzurri, nell’ultimo periodo, è anche girata male. Non darei colpe soltanto ai calciatori ed al tecnico. Mazzarri ha fatto bene ad esortare al sostegno del pubblico. Oggi, bisogna spingere e Napoli sa farlo. Parliamo di una tifoseria pazzesca”

Luiso: “Io farei giocare sempre Simeone”

C’è un ballottaggio tra Raspadori e Simeone. Lei chi schiererebbe?
“Farei giocare sempre Simeone. Raspadori è un calciatore da schierare come sotto punta, e che può abbassarsi anche come mezzala. L’argentino deve poter giocare da punta. Ovunque sia stato, ha sempre fatto gol”

Luiso: “Il Napoli può prevedere sia il 4-3-3 sia il 4-2-3-1, ma non una impostazione a tre”

Mazzarri ha detto che il 4-3-3 di Spalletti, senza Kim e Lozano, non è replicabile. È d’accordo?
“Basta avere due centrali. Poi, dipende da cosa vuoi fare. Gli uomini per il 4-3-3 ci sono. Politano e Kvartskhelia a piedi invertiti, con Zielisnki sotto punta e Osimhen in avanti. Se la pensa così perché non ha schierato il 3-5-2 al suo arrivo? La squadra degli azzurri può prevedere sia il 4-3-3 sia il 4-2-3-1, ma non una impostazione a tre”

A cura di Sabato Peluso

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