A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Federico Marconi, cronista Dazn. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Marconi: “Mourinho è riuscito, in questi due anni, ad alzare l’asticella nonostante le grandi critiche sul gioco”

Crede che Mourinho debba essere il futuro di questa Roma?
“Non è una domanda semplice, ma sicuramente attuale. Per avere una risposta credo bisogna attendere la finale di Budapest. Ci sono delle situazioni, come quelle attuali, in cui un risultato può spostare tanto. Mourinho è riuscito, in questi due anni, ad alzare l’asticella nonostante le grandi critiche sul gioco. Roma ha riabbracciato un trofeo europeo dopo 61 anni. Il tecnico ha garantito al club nuove e ritrovate ambizioni, anche se per continuare in questo percorso di crescita è essenziale potergli assicurare un certo target di calciatori. È un limite del lusitano, il quale ha denotato anche il difetto di concedersi spesso alle polemiche e le scusanti. Con una vittoria in Europa League, tuttavia, cambierebbero tante cose. Il progetto, con la possibilità di giocare la Champions, potrebbe ritrovare nuova verve. Quel che serve a Mou, inoltre, è la certezza di potersela giocare su più fronti. Se si deciderà di continuare con l’allenatore portoghese sarà non soltanto per il successo europeo, ma anche per le certezze sulla competitività della rosa”

Marconi: “Dybala ha spesso chiarito quanto sia stato fondamentale Mourinho nella scelta della scorsa estate”

Dybala tra le conferme da garantire al tecnico?
“E’ la ciliegina sulla torta. Non può costituire la base di una squadra un giocatore dall’infinito talento ma troppo spesso incline all’infortunio. È una di quelle situazioni che vanno sistemate preventivamente nel mercato estivo. Il club, dunque, è chiamato ad intervenire nella sessione di mercato imminente proprio per consentire all’allenatore di ovviare alle assenze dell’argentino. Ciò detto, la Joya ha spesso chiarito quanto sia stato fondamentale Mourinho nella scelta della scorsa estate. Mi auguro che l’argentino possa rimanere anche in caso di addio del tecnico”

Marconi: “Il successo del Chelsea, proprio contro i cityzens, dimostra quanto l’abitudine a certi palcoscenici sia fondamentale”

Dopo la finale dell’Olimpico tra Inter e Fiorentina, a che gara assisteremo il 10 giugno?
“Diversa. Il City, come è chiaro, non è la Fiorentina. In quanto a trame tattiche della sfida non ci saranno troppe differenze. I Viola prediligono il dominio della palla ed un fraseggio continuato. Ciononostante, non assisteremo, il 10 giugno, agli spazi concessi dagli uomini di Italiano. È certo che gli inglesi sono nettamente favoriti, anche se Inzaghi è bravissimo nel costruire un muro invalicabile dinnanzi la difesa.. Il successo del Chelsea, proprio contro i cityzens, dimostra quanto l’abitudine a certi palcoscenici, ed a certi trionfi, possa fare la differenza”

Marconi: “ll Napoli credo debba dimostrare, per quanto difficile, di saper affrontare le tante incognite”

In quale reparto il Napoli dovrà rinforzarsi?
“Il Napoli credo debba dimostrare, per quanto difficile, di saper affrontare le tante incognite. La sensazione, infatti, è che si perderà molto in futuro. Il tecnico ha dimostrato di saper plasmare un gruppo fatto di individualità interessanti, costruendo un collettivo capace di raggiungere lo straordinario risultato del tricolore. Anche l’addio di Giuntoli, che ha lavorato benissimo quest’anno, potrebbe portare via qualcosa. Tuttavia, reputo fondamentale potersi affidare ad un centrocampista che consenta ad Anguissa e Zielinski di rifiatare. Le difficoltà, in tal senso, sono state evidenti nelle sfide contro il Milan”

Marconi: “Per la crescita del Napoli e lo stile vincente e godibile dimostrato dalla squadra nelle ultime stagioni, reputo De Zerbi la soluzione ideale”

Sulla panchina del Napoli preferirebbe una continuità tattica o una rivoluzione anche nel modulo?

“A tal riguardo vorrei ricordare come Conte sia arrivato all’Inter proprio dopo la gestione Spalletti. Antonio, pur essendosi imborghesito negli ultimi anni, è sempre stato bravo ad adeguarsi alla rosa a disposizione. Conte, dunque, è una soluzione da tenere in conto. Tuttavia, per la crescita del Napoli e lo stile vincente e godibile dimostrato dalla squadra nelle ultime stagioni, reputo De Zerbi la soluzione ideale. Il problema sarà convincere l’allenatore del Brighton a lasciare la Premier. Si è parlato di italiano ma credo sia un tecnico ancora troppo acerbo, e la finale ci ha aiutato a comprenderlo”